Direttore artistico Teatro
Celebra
quest’anno i cinquant’anni di lavoro fra giornalismo,
letteratura e teatro per trentatre anni in RAI, si è occupato
fondamentalmente di servizi culturali per il TG Uno e per la prima
rete, dedicandosi in modo particolare al teatro. Ha lavorato nei
più grandi festival ed ha ripreso spettacoli dei più
grandi registi del mondo, accanto ai quali ha affinato passione,
tecnica ed esperienza per la messa in scena dei suoi spettacoli.
Ma la sua principale palestra è stata il Festival dei Due
Mondi di Spoleto, dove ha lavorato per diciotto anni e dove Romolo
Valli gli affidò nel 19814 la regia di “Ezra Pound
concert”, che lo consacrò alla critica ed al grande
pubblico internazionale, inserendo definitivamente nella vita
del teatro.
Due anni dopo, nel 1983, fu chiamato ad organizzare ed inaugurare
la sezione teatro al Festival di Taormina.
Per il teatro classico ha firmato regie per l’Istituto Nazionale
del Dramma Antico, per i teatri romani di Pompei, Benevento e
Fiesole, San Miniato, Minturno, Agrigento, per il teatro dei ruderi
di Ghibellina, per Taormina, per Se gesta.
Sul piano internazionale, ha diretto il LIVING THEATRE di New
York, la Compagnia del Teatro Nazionale Romeno di Timisoara, del
Teatro Nazionale Lirico Ucraino di Odessa e di quello della Moldavia.
Per la lirica, inoltre, grande critica per la sua originale messa
in scena di “Madame Butterfly” al Petruzzelli di Bari
nel 1983.
Sul versante della creatività da ricordare il suo “Concerto
per Fellini” al Teatro Argentina di Roma, “Teocrito
– l’ironia dello zufolo” col quale ha inaugurato
lo spazio teatrale del San Giovannello a Siracusa col prof. Giusto
Monaco. “Le creature di Prometeo” per il Festival
di “Rapolano Terme Terre di Siena” da lui stesso inaugurato
nel 1998 e diretto fino al 2000. “Per amore, per sonno e
per pazzia – la Sicilia nella musica di Vincenzo Bellini”
ed infine “Sole” (per Taormina) da una novella di
D. H. Lawrence.
Teatro esclusivo per la novità delle messe in scene: “Pilade”
di P. P. Pisolini, “La morte di Empedocle” di Hoderlin,
“Ezra Pound Concert”, “A figghia di Joriu”
nella versione originale del 1903, “Ciavieddu” di
Salghia di Joriu” nella versione originale del 1903, “Ciavieddu”
di Salvatore Fiume, “Sole”, “Teocrito”
e così via.
Una esperienza non soltanto artistica nel senso stretto della
parola, ma anche manageriale, per la quale ritiene di dovere tutto
alle possibilità offertegli dal suo lungo lavoro in Rai,
del quale ricorda, accanto all’esperienza di Spoleto, altri
tre momenti fra tutti: una “diretta” dal Teatro alla
Scala di Milano per “Aida” dal Tempio di Luxor in
Egitto, ed un “Arlecchino servo dei due padroni” a
Pechino, per il primo scambio culturale con la Cina.